Ecco il presupposto di base da cui partire
Vediamo di elaborare nel miglior modo possibile questo articolo. Molte spesso ti sarà capitato di navigare su siti web per fare compere online, ma che questi non siano conosciuti quando Ebay o Amazon. Bene, il primo presupposto da varare è quello che non tutti i siti web sono effettivamente sicuri, anzi, spesso e volentieri non sono affatto affidabili.
Vediamo di riconoscere chi ci vuole truffare
Ma cerchiamo di capire come è possibile distinguere chiaramente un sito truffa da un sito in regola a tutti gli effetti. Il principio cardine per riconoscerlo è quello di “trasparenza”, o meglio, ogni sito sul territorio europeo è obbligato per legge a ad avere al suo interno un documento legale chiamato “privacy policy”.
All’interno di questo documento c’è una voce che prende il nome di “Titolare dei dati”. Quindi, in questa sezione sono presenti tutti i dati del titolare/proprietario del sito web, compresi il nome, il cognome, la ragione sociale e l’indirizzo della sede del sito per definire il tribunale di competenza (cosi se eventualmente gli si voglia fare causa, è possibile).
Nel caso che il sito in questione fosse un e-commerce, quindi accetta i pagamenti online, ad esempio tramite carta di credito o debito, bonifico, ecc. Bisogna prendere in considerazione anche un altro documento legale che è sempre collegato allo stesso principio di trasparenza, ovvero i “termini di vendita”, che può essere presente con diversi nomi: condizioni di vendita, consegne e spedizioni, recesso, e cosi via (a volte può trovarsi anche in voci separate).
È inevitabile che in un sito siano presenti i dati dell’attività, la partita I.V.A. e le varie informazioni di contatto se sono presenti i documenti legali necessari per renderlo a norma. Ma affinché sia davvero cosi, questi documenti devono essere visibili su tutte le pagine del sito, magari all’inizio o alla fine della pagina.
Tutto chiaro? Facciamo un piccolo ripasso!
Quindi, ricapitolando, i primi campanelli d’allarme che possono essere percepiti nel caso ti fossi imbattuto in un sito poco affidabile, o addirittura truffaldino sono: l’assenza di privacy policy, di condizioni vendita e di partita I.V.A. o magari quando andiamo ad aprire la pagina dedicata ai documenti legali non troviamo nulla (anche se già partiamo dalla mancanza della partita I.V.A. qualche sospetto dovrebbe esserci già sorto).
Anche se questa fosse una dimenticanza, sui può ancora approfondire. È possibile cercare se questo sito internet abbia o meno dei social network. Se sono anche sui social network, ma non c’è nessuna recensione, è un campanello d’allarme, visto che nessuna recensione vuol dire: nessun punto di vista sull’azienda, ne sui prodotti che vendono o sui servizi che offrono. Quindi, per concludere, da un sito del genere, che presenta tutti questi punti dolenti e che infrange in pieno il principio della trasparenza, io non spenderei neanche un euro.
È molto raro incappare in un sito che abbia il numero di partita I.V.A. fasullo, ma anche quello potrebbe essere un problema. Infatti, se proprio vuoi andare sul sicuro, puoi controllare se il numero di partita I.V.A. è attivo tramite il portale del registro delle imprese. In qualsiasi caso, già dai primi campanelli d’allarme dovresti evitare di avere a che fare con un determinato sito web.
Per concludere in bellezza!
Tutto questo per dire che, partendo proprio dal principio di trasparenza, se il titolare di un sito web nasconde la propria identità al pubblico, in modo da evitare anche un eventuale controversia legale, allora con un grandissima probabilità ci troviamo di fronte ad un sito inaffidabile o truffaldino.
E a te è mai capitato di incappare in un sito del genere? Parlami della tua esperienza e fammi sapere la tua opinione a riguardo. Ah, non dimenticare di condividere questo contenuto con tutti i tuoi amici!
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