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Il New Worker 
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Come creare degli ottimi contenuti social


un ragazzo che guarda il suo smartphone
Rappresentazione grafica della confusione che prova qualcuno che non sa dove mettere le mani

Da dove devi partire

Che tu sia un imprenditore, un Influencer affermato o addirittura un semplice utente che desidera migliorare i propri contenuti, in questo tutorial ti spiegherò come sviluppare dei contenuti social di ottima qualità!


I principi fondamentali dei social

Le prime nozioni di base che devi comprendere per bene sono i principi fondamentali di come crescere sui social (a questo proposito abbiamo scritto anche un altro articolo che ti consiglio caldamente di andare a leggere). Uno dei di questi è il contenuto ibrido. Infatti, sui social è necessario che il content sia originale ma che segui i trend del momento. Com’è possibile fare una cosa del genere? Molto semplice, prima di tutto è necessaria una certa pratica, ma anche un certo occhio per i contenuti virali che dovrai utilizzare come referenza per i tuoi lavori. So, che può sembrare strano, ma per creare un contenuto ibrido devi rifarti al format del trend aggiungendo qualcosa che rispecchi la tua personalità (inquadratura, luce, scenografia, ecc.).


Dunque, è di estrema importanza che non copi in modo palese il contenuto. Il consiglio spassionato che voglio darti è quello di trarne ispirazione cavalcando l’onda del trend. Ora, ti spiegherò meglio come creare il contenuto ibrido per eccellenza. È importante organizzarsi con le giuste attrezzature e conoscendo la base della fotografia, in modo da muovere per bene i primi passi in questo mondo.


Partiamo dalla base della fotografia (ti invito a dare un’occhiata all’articolo che gli riguarda). Anche se scatti in “automatica” è necessario che tu comprenda concetti come “il triangolo dell’esposizione” e “la regola dei terzi”, ma soprattutto che tu abbia delle competenze di base sul post editing di foto e video almeno su Adobe Lightroom (è un programma fotografico creato da Adobe) e un certo occhio fotografico.


Quale attrezzatura devi avere

Per quanto riguarda l’attrezzatura, se non hai la possibilità di acquistare una fotocamera, è altamente consigliato l’utilizzo di un IPhone (che come risaputo, è molto adatto a riprese amatoriali) visto che il brand si focalizza molto sulla fotocamera dei suoi dispositivi, migliorando sempre di più l’esperienza utente a riguardo.


Ovviamente, soltanto una fotocamera o un IPhone non è sufficiente per avere una ottima qualità, ma è necessario reperire anche altre attrezzature di base come luce, un luogo dedicato, degli oggetti di scena da prendere un po’ qui e un po là. Certo, comprare tutto in un solo blocco come se fosse un kit (soprattutto se non hai molti soldi a disposizione) non è affatto consigliabile, anzi di direi di vederla un po’ come una collezione, una raccolta che va fatta strumento dopo strumento. Il consiglio di base è si creativo, arrangiati!


Poi puoi ragionare in modo da rendere tutta la situazione sostenibile. Ad esempio puoi decidere di mettere soldi da parte per comprare un microfono il mese prossimo e poi magari fare la stessa cosa per comprare una luce o un set fotografico economico (su amazon ne trovi quanti ne vuoi), ma se non hai la possibilità di fare un investimento grosso, allora non fare il “passo più lungo della gamba”, anche perché per alcuni social come TikTok è sempre preferibile il social più amatoriale, in quel caso è più importante la creatività che l’attrezzatura. In questo caso devi solo seguire i principi dei social alla lettera.


Cavalca il trend con la tua personalità

Ora non ti resta che individuare i trend di settore del momento e cercare di “emularli” (ricorda, non copiare!). Perché specifico “di settore”? Molto semplice, perché ogni settore ha i propri trend e quindi tu devi trovare quelli che fanno parte della tua nicchia di interesse (questo ovviamente non ti impedisce di uscire fuori dagli schemi e di utilizzare trend più generici, ma fa attenzione e non uscire troppo fuori tema). Il consiglio che ti do è quello di cercarne di semplici da replicare, almeno per il momento, e di fare tutto il lavoro per poter programmare l’uscita di questi anche nelle prossime settimane, in modo da non avere il problema di saltare i giorni di pubblicazione ne di stressarti tra volte in più. Lavora in modo intelligente!


Se la post-produzione dei contenuti si sembrano ancora troppo complicata, non dimenticare che in giro per il web ci sono tantissimi tutorial o addirittura corsi più che validi per imparare a farlo come si deve. Per il momento, ti ripeto, focalizzati su quello che riesci a fare, considera che la maggior parte dei trend possono essere replicati anche utilizzando gli editor dedicati delle piattaforme social, quindi hai anche la possibilità di farlo senza software esterni (ad esempio TikTok e Instagram).


Questo perché pretendere di editare un video su Premiere o una foto su Photoshop, quando fino a poco prima a malapena riuscivi ad accendere il PC ed accedere ai tuoi profili social, sarebbe soltanto una perdita di tempo e di energie (se non stai facendo pratica per imparare a farlo, ovvio). Prendi in considerazione che in questo campo hai comunque delle scadenze da rispettare, come il pubblicare almeno un video a settimana o un certo numero di contenuti periodicamente.


Come ti dicevo precedentemente per evitare di arrivare sempre con l’acqua alla gola nella pubblicazione dei contenuti ti conviene programmarli periodicamente. Quindi generi più contenuti e poi li tieni da parte fissando una data in cui si auto pubblicheranno. La costanza è fondamentale!


Alla di tutto non dimenticare di aggiungere dettagli importantissimi per un ottima fruizione del contenuto, ovvero i sottotitoli, in modo che i video possano essere visualizzati da molte persone anche senza audio (le persone in pubblico o i non udenti nello specifico). Mi raccomando questi non devono assolutamente coprire il volto del soggetto.


Infine non esagerare con gli hashtag

La didascalia del contenuto deve mantenersi tra i centoventicinque e i duecentocinquanta caratteri (quindi molto breve) e gli hashtag non devono essere messi a caso, tipo #like per ottenere più mi piace, non serve a nulla. Gli hashtag devono rispecchiare il “contenuto del contenuto” (visto che gioco di parole simpatico? Non puoi riutilizzarlo... è mio! Io ti ho avvertito! Scherzo usalo pure!) e non devono essere tanti (due o tre andranno bene) in modo che l’algoritmo non sia confuso nel comprendere a chi farlo vedere. Successivamente, attraverso le metriche (i cosiddetti insight) riuscirai a capire anche quali tra i tuoi lavori attirano di più e quali meno, o addirittura in quali fasce orarie i tuoi follower sono più attivi in modo da aumentare, attraverso l’aggiustamento del tiro, la possibilità che ciò che crei vada virale.


Allora? Questo articolo ti è stato utile per capire come creare i tuoi contenuti di qualità? Faccelo sapere nei commenti raccontandoci la tua esperienza.



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